sabato 31 dicembre 2011

Ciao 2011


E ora? Come lo chiudiamo il 2011 in questo blog? Che possiamo dire che non verrà detto nelle prossime ore? Giornata di bilanci: si conteranno i nati, si conteranno i morti; si faranno le classifiche... i più e i meno dell'anno; si canterà L'anno che verrà di Lucio Dalla e il cielo verrà invaso da una miriade di "caro amico ti scrivo..." 
Stanotte si stapperanno bottiglie, si scambieranno auguri e false promesse, qualcuno si farà saltare una mano con i botti, a qualcun altro andrà anche peggio... si ascolterà il discorso di fine anno di Napolitano essendoci dimenticati quello dell'anno precedente, così non ricorderemo quanto saranno uguali. 
A mezzanotte guarderemo negli occhi la persona che ci sta accanto... faremo cin cin con il bicchiere, magari ci diremo: ti amo e venti secondi dopo non ci crederemo già più.
Balleremo musiche che in altri momenti ci farebbero vomitare e spenderemo per una cena tre volte tanto di quanto spenderemmo in un'altra serata.
Tutto questo e molto altro, per far finta che domani sarà migliore, per voler credere ancora in quella maledetta parola: speranza, che alla fine non è il motore del mondo, ma ne è la sua rovina. 
Calendario Maya
Insomma... sarà un capodanno come tutti quelli passati. Noioso e triste, anche se tutti faremo finta di divertirci per poi dire: ma per me non cambia niente, è una sera come le altre.
E un Clandestino che farà in questa notte? Non so... probabilmente se ne andrà in giro per le strade, a osservare volti, comportamenti, sguardi. Sarà in giro nel freddo di questa città, a pensare a quale sarà la prossima ad ospitarlo. E sarà in giro per guardarvi in faccia! Per leggere la disperazione sui vostri sorrisi, e vedere che effetto che fa, a sovrapporla a quella di chi, di sorridere, non ne ha nessuna voglia.

E poi... tanto ci penseranno i Maya, no?



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