giovedì 12 aprile 2012

LE VERE RIVOLUZIONI

Siamo una razza di illusi e di falsi convinti. Certi di saper tamponare ogni falla, di sapersi ribellare e sconfiggere il potere che noi stessi abbiamo creato. Si parla di rivoluzioni, di barriere da abbattere, di mondo da cambiare, da migliorare, da peggiorare.
E si parla anche di non cambiarlo, questo mondo. Si parla di conservazione, continuità... insomma, si parla di tutto, convinti di poter domare questo cavallo su cui siamo in sella da migliaia di anni.
Persone fuggono verso le montagne
Ma la vera rivoluzione, quando vuole, la fa la natura. E quando la fa... sono cazzi amari.
Leggo che nelle zone dell'Indonesia, Thailandia, Sumatra, già devastate dallo tsunami di alcuni anni fa, la paura è tornata. La terra trema, il mare si ritira... e c'è il terrore di un nuovo disastro.
Di una nuova rivoluzione.
Spietata come chi sa fare veramente la rivoluzione riesce a fare.
E allora non ci sono spread che tengano, né borse, né meschini giochi di potere.
C'è solo la paura, come quella che stanno provando migliaia di persone in questo momento. Il terrore che la natura possa prendersela con loro e nemmeno lo sanno perché.
Ah già, ma qua siamo lontani, dopotutto. Lo spread è salvo, la borsa pure. Anzi... serviranno anche questi se ce ne sarà bisogno. Le compagnie telefoniche sono già pronte a farci dimostrare tutta la nostra bontà. Sotto sotto, temo, hanno già pronto un numero per farci donare 1 euro.
Anche la letizia e la bontà, dopotutto, hanno il loro prezzo.
C'è solo da sperare che stavolta non ve ne sia bisogno. Siete buoni lo stesso... spero che la natura se ne accorga e non si accanisca contro chi ha già da lottare per vivere giorno dopo giorno.



2 commenti:

  1. credo di poter parlare per molti uomini e donne del mondo;il problema non è vivere a lungo,ma come vivere.Le calamità varie ci sono state e ci saranno sempre,ma vivere una vite di ingiustizie e stenti vari è la più grande calamità proprio perché la subisci da altri come te,uomini e donne che rendono la nostra effimera ma meravigliosa esistenza amara e triste,e ancor di più se pensi ai tuoi figli che trovano un mondo sempre peggiore via via che si succedono le generazioni.

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  2. Io credo che volendo, ancora qualcosa si potrebbe fare. Utopistico ma in qualche modo, con il semplice comportamento e mantenendo un'etica corretta si può cambiare in meglio.
    Come si dice: "l'acqua cheta rovina i ponti"

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