giovedì 13 ottobre 2011

Allez minette



Et voilà... dall'allons enfants de la patrie all'allez minette (per chi non mastica il francese, più o meno significa "forza gnocca") con cui il simpatico presidente del consiglio tiene alto l'onore fallico degli italiani. Dire che ci prendono per il culo in tutto il mondo è un'ovvietà fin troppo evidente; chi ha ancora il coraggio di uscire dai confini del "belpaese" non ha altra possibilità che specializzarsi nello sport di arrampicarsi sugli specchi, ogni qual volta che il primo ministro dà sfoggio delle sue doti di grande statista (come con estrema modestia ama definirsi). Chi, come me, all'estero ci vive da anni, ha ormai fatto il callo a battute e sfottò vari. E il dramma è che non si sa più come e cosa rispondere. Esaurite le risposte scontate e le esortazioni di guardare in casa propria (credendoci sempre di meno) non rimane che una sommessa rassegnazione.
Ma verrebbe voglia di urlarlo: IO NON SONO BERLUSCONI! GLI ITALIANI NON SONO COSI'! Sì... ma chi lo ha votato?, ti viene chiesto. E allora rimani in silenzio, stai zitto, non hai più niente da opporre. Ed è vero che ognuno ha il suo scheletro nell'armadio, ma quando guardi nel tuo e lo vedi pieno di quel materiale organico che di solito viene smaltito nelle fogne, ma in casa tua invece viene spacciato come profumo inebriante, allora non sai veramente più cosa dire. E ti incazzi. Ti incazzi contro te stesso e contro tutti quei coglioni (te compreso, anche se non lo hai mai votato) che hanno permesso a un personaggio di questo genere di imprigionare un paese intero e di farti vergognare di essere italiano (sperando almeno di non essere l'unico). E non ti consola pensare che tanto un domani non ci sarà più. Perchè questo domani, fosse anche domani... sarà troppo tardi!

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