mercoledì 19 ottobre 2011

C'ERA UNA VOLTA...

C'era una volta la rivoluzione. Passava da Che Guevara a Robespierre, da Trotzkij a Zapata, da Gandhi a Jefferson. Perfino da Gesù Cristo... personaggio vero o inventato che sia.
Gli intrepidi devastatori di Roma (da qualcuno imprudentemente definiti Lanzichenecchi, in ricordo del Sacco di Roma nel 1527) hanno ora un nome, o meglio... un soprannome, di uno degli eroi impegnati nel lancio di sanpietrini e suppellettili varie: Er Pelliccia!
Eccoci qua. Ora abbiamo pure Er Pelliccia. E come vogliamo considerarlo? Rivoluzionario? Delinquente? Esaltato? O quale altra fra le tante definizioni attribuite.
Tralascerò sugli aspetti di cronaca e sulle dichiarazioni del summenzionato, ché tanto sono pubblicate dappertutto e non sta certo a me né riportarle né tantomeno commentarle.
Er Pelliccia.
Ma... io dico. Hai un soprannome del genere e vai a buttare estintori sulla polizia?
Er Pelliccia è qualcosa che riporta ai poliziotteschi degli anni '70, oppure a qualche piccolo spacciatore o ultrà da curva (non saprei dire se nord o sud). Ma soprattutto... cosa cazzo ci facevi là, caro Er Pelliccia? Che ora ti fai prendere per il culo da mezzo mondo? Non lo hai capito che questi black bloc o come cazzo si chiamino hanno ben altra struttura rispetto a te? Che fanno parte di un "disegno" ben più grande di quattro esaltati che si fanno prendere la mano e danno loro una mano per ottenere i loro scopi?
Bravi, bravi tutti. Ora il distinto ministro dell'interno con l'occhiale cerchiato di rosso ha avuto l'assist giusto per stringere il cerchio a chiunque voglia manifestare il suo dissenso.
Perché oggi è il dissenso a essere in pericolo, lo avete capito Er Pelliccia e tutti i fresconi come te? Lo avete capito di aver fatto il gioco di chi non aspettava altro che qualche caprio espiatorio per poter dare un giro di vite a un  movimento che, sicuramente non ci riuscirà, ma sta tentando, comunque di cambiare qualcosa?
Lo avete capito che dietro il vostro voler essere liberi c'erano invece i fili con cui vengono manovrati i burattini?
Andate a leggere qualche libro di storia. Se non ce l'avete, andate almeno a dare un'occhiata su wikipedia chi erano i personaggi che ho citato in apertura. Fatevi un'idea e poi... se proprio volete andare in piazza a spaccare tutto... fatevi cambiare il soprannome. Ce ne sono di più intriganti, parola mia, parola di nipote di un partigiano.

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