domenica 16 ottobre 2011

15 OTTOBRE...

E' una splendida giornata che sembra di mezza primavera e mi sono alzato presto, oggi, per raggiungere la Capitale di questo meraviglioso e contraddittorio Paese per la manifestazione degli "Indignados". Una volta tanto fuori dalla fogna, fuori dalle paure, senza guardarmi attorno con sospetto. Anzi...
Mi guardo attorno con gioia e una serenità che non provavo da tanto tempo. Qui, in piazza, a volto scoperto, a sentire l'aria calda che mi accarezza il volto. E intorno migliaia, decine di migliaia, di persone. Ragazzi, tanti... giovani... meno giovani, ex ragazzi e ragazze che sanno ancora indignarsi. Canti, cartelli, danze, volti dipinti e slogan scritti sulle braccia, sulle guance. Sono belle le ragazze che sorridono e mostrano la voglia di crescere in un mondo migliore. Sono belli i ragazzi che le abbracciano e questo mondo migliore lo cercano anche in quel contatto. Sento che allora è vero che c'è sempre qualcosa per cui vale la pena vivere. La giornata di oggi è una di quelle cose. Camminiamo, continuiamo a cantare, a dileggiare chi questo mondo lo ha distrutto. Lo so che da domani tornerò a nascondermi e a mostrarmi il mio volto peggiore. Lo so che da domani tornerò a pensare cinicamente che tutto questo non servirà a niente e, che tra le facce dei ragazzi che ho incrociato c'erano molti che domani saranno dirigenti e complici del mondo che oggi volevano cambiare. Lo so, ma non mi importa. Oggi mi godo la mia giornata di Utopia.


Il corteo si muove come un gigantesco e sinuoso serpente. La polizia si tiene a rispettosa distanza. Li osservo. Alcuni vorrebbero essere lì con noi, alcuni vorrebbero caricarci e riempirci di botte. Un tempo, forse, li avrei quasi esortati a farsi avanti. Sono però molto più belli questi ragazzi, che sorridono loro, quasi a invitarli a lasciar perdere quella divisa e vestirsi di colori nuovi. Più limpidi. Più solari.
Oggi voglio credere che qualcosa forse cambierà. Me lo dice tutta questa gente, me lo dice quest'aria incazzata ma pacifica che si respira. Me lo dice questo canto di libertà che sale alto. Sempre più alto. Me lo dice il sole, che ci sorride e sta manifestando con noi.
Oggi è il 15 ottobre 2011 e sono felice. E' il 15 ottobre 2011 e sono in piazza a manifestare pacificamente insieme a milioni di altre persone che, come me, sanno ancora essere indignados!

E' il 15 ottobre 2011 e questo non è un racconto di fantasia. Sono in piazza a una splendida manifestazione PACIFICA: sì, sono alla manifestazione di Madrid.



Sì, mi trovo a Madrid. Don Chisciotte mi guarda con la sua aria magniloquenta. Anche lui sfila insieme a noi. Sì, mi trovo a Madrid e so cosa sta succedendo a Roma. Sì, mi trovo a Madrid e poco fa ho ricevuto un sms da Manuela, una ragazza clandestina come me, che ho conosciuto l'anno scorso in Danimarca.
Ciao kap! Sn a Bruxelles bellissimo siamo belli siamo tanti siamo tosti! Kiss
Madrid, Bruxelles, Parigi, Tokio, New York, Lisbona, Londra... e ancora tante e tante capitali. 
E Roma...
Roma, Italia.
Roma, Italia, Black Block.
Ancora.
Dieci anni dopo i fatti di Genova e quei tragici giorni del G8, quando la democrazia andò a farsi fottere per lasciare spazio a uno stato di polizia.
E ora rieccoli. Mi chiedo come facciano ad apparire e scomparire così in fretta. Nessuno li vede prima, nessuno li vede dopo. Mi chiedo come facciano a mettere a ferro e fuoco un paese intero. Non una città, ma un paese intero. Tutta l'Italia. 
Lo sappiamo chi c'è dietro, non continuate a prenderci in giro. Le voci si moltiplicano qui, nel corteo spagnolo. Ci sono due ragazzi  olandesi qui vicino a me che seguono le notizie sull' I-phone. Uno di loro commenta: "in italia i fascisti mandati dal governo stanno  distruggendo Roma". 
Io li guardo e sto zitto. Non so e non posso conoscere quale sia la verità, ma l'unica cosa evidente è che la nostra immagine è questa. E ancora una volta mi vergogno di essere italiano.
Ma vado avanti, il corteo ha ancora strada da fare. Domani tornerò nella mia fogna. Oggi sto a testa alta.


3 commenti:

  1. hei clandestino o chiunque tu sia, tu te ne stai in spagna con i tuoi amici indignados e laggiù siete tutti belli e bravi vero? Gli stronzi e i pezzi di merda si trovano solo in italia secondo te? Perchè non vieni qua anche tu se pensi di essere tanto superiore? Magari con persone come te i cortei si svolgeranno in modo più pacato e tranquillo e così non dovrai più vergognarti di essere italiano. ti do' anche un'altro suggerimento, scrivi in spagnolo visto che della lingua e della tua nazione ti vergogni, almeno i tuoi amici spagnoli ti capiranno meglio....
    Sai cosa ti dico? Sono io a vergognarmi che un italiano sia a spassarsela all'estero quando qua ci si deve fare un culo tanto per arrivare a fine mese!

    Simone "V"

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  2. RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE CITTA'!!!!!!!!!!!!!!!!

    EVOL

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  3. Simone "V" (V sta per vendetta forse?) Sai che c'è? Vorrei risponderti ma non ho capito cosa vuoi dire. Non ho capito da che parte stai, se stai da una parte. Non ho capito il senso delle tue parole. Ti dico solo che non è una scelta mia di starmene all'estero e comunque, anche se lo fosse... che cazzo te ne frega? Non sto a farmi bello altrove, d'altronde mica lo sapevo che a Roma sarebbero successi casini mentre nel resto del mondo, no! Non ti preoccupare che a manifestazioni in Italia ci sono stato, eccome. Come 10 anni fa, a Genova. Io c'ero... tu? Ma tu probabilmente frequentavi ancora la scuola elementare e, a leggere il tuo italiano, mi sa che non sei andato molto più in là.
    Comunque, grazie per il tuo commento, Simone "V".

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