sabato 8 ottobre 2011

Nessuno e centomila



“Io non giudico!”
“Io volo perché so volare!”
“Odio l'ipocrisia!”
“Sono un sognatore (una sognatrice)”
“Mi sento sempre bambino\a”
“Io trasgredisco, sono folle!”

E amenità varie...

Mi tocca leggere\sentire\ascoltare praticamente ogni giorno delle puttanate del genere. Alzi la mano chi non ha mai detto almeno 5 delle 6 frasi che ho riportato là sopra. Eh sì... perché il mondo è pieno di gente che non giudica, che odia l'ipocrisia, che sogna, che vola, che si sente un eterno bambino\a, che pensa di trasgredire o pensa di essere un folle...
Sì, ma... allora mi chiedo io: dov'è il contraltare? Se tutti odiano l'ipocrisia (e tutti la odiano) allora vuol dire che l'ipocrisia non esiste. Chi è ipocrita se tutti (e dico: TUTTI) odiano l'ipocrisia? Se nessuno giudica (perché nessuno giudica, a quanto sento io) allora... perché tutti odiano le persone che giudicano?
Qui c'è qualcosa che non va, cari terrestri; il piccolo cervello di un Clandestino non ci arriva, non riesce a comprendere. O forse è tutto normale così, dopotutto ho sentito dire più volte una cosa tipo: “ma perché vuoi farmi notare le mie contraddizioni?” Già! E perché farlo? Molto meglio passarci sopra e credere di essere quello che non siamo, no?
Trasgressivi...
Pazzi...
Capaci di volare...
Alzo gli occhi sulla città ma non vedo gabbiani a due gambe, vedo piuttosto formiche chiuse nelle loro automobili. Vedo orchi urlanti attaccati al telefonino, maledicenti la coda che li farà arrivare in ritardo all'appuntamento o qualsiasi cosa sia. Non vedo molta trasgressione in questa vita inquadrata da un'omologazione pazzesca. Che lascia ben poco al sogno. Il sogno... se sognare vuol dire adattarsi a una vita precostituita, io lo chiamerei piuttosto: incubo! Fa paura vero? D'altronde le parole sono importanti e allora molto meglio far finta di credere di sognare, invece di rendersi conto di vivere un incubo. Perché sognare non costa nulla, ma cercare di realizzarlo, il sogno... quello sì, quello costa. E allora, visto che tanto la vita è tutto un darselo a intendere, fa più comodo far finta di sognare.
Far finta, sì. Alla fine è solo quello, anche se nessuno se ne rende conto.
Bisognerebbe essere clandestini e sapere di esserlo. Come me. Che al sogno non credo più, che non ho le ali, che giudico, che sono ipocrita, che non sono trasgressivo per un cazzo. Ok... abbiamo trovato la soluzione al problema. Il “tana libera tutti”. Ci penso io ad assumermi tutto il contraltare dei vostri pensieri. Faccio il capro espiatorio di questa vita fatta di luoghi comuni. Perché, in fondo, io sono molto più presuntuoso di voi. Perché io l'ho capito che non siete un cazzo di quello che credete e volete far credere di essere. E mi sta bene. Sono l'altra faccia della medaglia.
Ipocrita!
Sì... voglio sentirmelo dire, urlare. Servirà a qualcuno per sentirsi così “speciale” e continuare a scambiare per sogni i propri incubi.


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