sabato 10 dicembre 2011

E' MIO


Mio. Il possesso. L'ossessione per il possesso. Quanto di più squallido ci sia nell'essere umano: la pretesa, la presunzione, l'arroganza di voler possedere. Possedere oggetti, possedere persone, possedere la terra, la natura.
"Questo è mio!" Chi sarà il primo scellerato che l'ha detto? E come sarà che ha avuto ragione e poi il mondo si è sviluppato sul possesso? Eppure c'erano popolazioni, come i nomadi, che non hanno mai avuto la pretesa di possedere un territorio. 
Ma qualcuno, un giorno, è arrivato e ha detto: "questo è mio!" E subito dopo, chi passava di lì da sempre, chi usufruiva dei beni che la natura offre, con generosa gratuità, si è trovato a essere nel torto.
E allora sono nati i "ladri". Ma il primo furto è stato ben peggiore... il furto della terra, della natura.
Un po' come se... come se io facessi un sentiero tutti i giorni, se passassi sempre di lì e poi un giorno ci trovo un recinto, una casa. E una persona con il fucile che mi dice: qua c'è mio, tu non ci passi più.
E se ci passo sono un ladro.
Ed è su questo che si è fondata la società. Quando l'essere umano è diventato stanziale è cominciato il suo degrado. E sono arrivate le degenerazioni chiamate società, religione, organizzazione, stato. 
Evidentemente doveva andare così, ma almeno posso e voglio dire che a me non piace per niente!


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