sabato 14 gennaio 2012

100 anni dopo

1912. Il famoso incidente del Titanic nel suo viaggio inaugurale.
2012. Il già, purtroppo, famoso incidente della nave da crociera Costa all'isola del Giglio.

La cronaca è già nota, ne parlano telegiornali, siti internet, radio, domani sarà su tutti i giornali... insomma, non c'è molto da dire o da riportare, visto che lo stanno facendo i mezzi di informazione di tutto il mondo.
Una cosa mi ha colpito: la dichiarazione del comandante di questa nave da crociera, il capitano Francesco Schettino. Egli ha dichiarato che quello sperone in cui la nave è entrata in collisione, lì non ci doveva essere.
3 morti e 41 non ancora trovati, al momento.
Un capitano che fa dichiarazioni da Ponzio Pilato.
E dichiarazioni varie. Pare che lo stesso eroico capitano abbia lasciato la nave prima che tutti i passeggeri fossero stati tratti in salvo. Ma come? Capitano Schettino... noi siamo abituati fin da piccoli a sapere che quando una nave affonda il capitano è l'ultimo a lasciarla (se la lascia). E lei... se n'è andato prima di alcuni dei passeggeri? Io mi auguro che non sia vero. Me lo auguro per lei, per la sua coscienza, per il suo essere uomo.
Ma il resto continua a non convincermi. Dicono che c'era lei al comando, al momento dell'impatto. Lei smentisce. Vedremo.
E quello scoglio? Lei ha detto che non era segnato sulle carte, che la navigazione in quel tratto sotto costa era consentita. CONSENTITA? Se era consentita, caro capitano, vuol dire che qualcuno ci era già passato di lì... e se ci era passato, a meno che non fosse su un pedalò, ci sarebbe finito su quello sperone. Oppure non ci era passato nessuno. Allora denunci lei chi ha consentito la navigazione in quel punto. Oppure... oppure, capitano, ammetta. Ammetta di aver fatto un errore. Sia uomo. Non si faccia prendere dal fatto di essere italiano, di vivere in un paese in cui nessuno paga, in cui le responsabilità non esistono. Sia uomo. Lei ha scelto questo lavoro. E' un lavoro di grandi responsabilità. Se le prenda, capitano Schettino. E non dica cazzate... io non ci credo. Altri non ci crederanno. Molti sì, però. Già vedo i "soliti noti avvocati" quelli dalla ricca causa facile. Quelli che non vedono l'ora che succedano cose del genere per andare alla ribalta. Quelli che tengono le mani sul cuore e la lingua sul culo del più potente riccone italiano. Quello che ha delegittimato la giustizia. Quello a cui anche lei potrà appellarsi, capitano Schettino.
3 morti (per ora)
41 non ancora trovati (ad ora)
Ci pensi, capitano.
Ci pensi.
100 anni fa il capitano del Titanic morì con la sua nave. Con i suoi errori.
Ci pensi, capitano.

2 commenti:

  1. Da condannare senza se e senza ma l'abbandono della nave prima che tutti i passeggeri fossero in salvo (se è vero...). Da ricostruzioni anche di carattere tecnico si evince che l'ultima manovra eseguita (difficile assai) ha salvato moltissimi passeggeri. Bisogna stabilire come mai il Concordia si sia trovato cosi sotto costa e qui cominciano i misteri...

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  2. Sì, pare che quella manovra, almeno, sia stata azzeccata. Il problema è che quella manovra non avrebbe mai dovuto essere eseguita se non ci fosse stato uno sbaglio colossale prima.
    E il comportamento successivo, in effetti pare proprio sia così, che abbia lasciato la nave prima dei passeggeri. E questo direi che è piuttosto vergognoso.

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