venerdì 13 gennaio 2012

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI (gli uguali)

Eppure era stata una bella giornata, oggi. Una di quelle che non ti fanno rimpiangere lo scorrere del tempo né le traversie personali. Una giornata piena di vita, di sentimento, di sorriso. Una giornata impreziosita dal lusso ormai raro (per il sottoscritto) di uno sguardo che ti dice tutto senza bisogno di parole.
Insomma... una bella giornata, qui in questa cittadina scaldata dal sole che non posso dire dov'è, purtroppo. Mi verrebbe da fare pubblicità al locale ufficio del turismo, ma per altri motivi, malauguratamente non posso. Fra l'altro in questo paese parlano una lingua bellissima, per cui... insomma, oggi andava tutto bene.
Poi rientri, accendi il pc, dai un'occhiata alle notizie e ti ricordi di essere italiano. E ti rendi conto di come anche poche righe lette su uno schermo possano rovinare tutta la magia che ti aveva avvolto in quella giornata.

Due notizie dal "belpaese": bocciata dalla Consulta la proposta di referendum per abrogare quella ignobile legge elettorale non a caso chiamata Porcellum (peraltro da colui che l'ha scritta) e negata, alla Camera, l'autorizzazione all'arresto di Cosentino. Decisivi i voti della lega, dopo che il leader Bossi aveva dato "libertà di coscienza" sul voto. C'era da aspettarselo. Chissà con quanti zeri si scrive libertà di coscienza. Da quelle parti, tanto, si fa così.
E così ci ritroviamo ancora una volta con il culo per terra e con la speranza di vivere davvero in una democrazia, che muore sempre più velocemente. Non ho nemmeno voglia di commentare, immagino quanti lo stiano facendo.
Rimane una grande amarezza in bocca nel leggere queste notizie. Questo sì che dovrebbe far incazzare gli italiani, farli scendere in piazza, farli pretendere che la legge per una volta sia veramente uguale per tutti. Ma non succederà.
E chi deve ridere, stasera... ride.
Alla faccia nostra.
Alla faccia vostra.
E di un paese sempre più brutto, sempre più volgare, sempre più asservito al volere di una persona sola, sempre più mafioso, sempre più stupido.
Sempre più coglione.
Come tutti, del resto.
Spero che domani, qua, sia ancora una bella giornata, ma sarà difficile non pensare a quanto potrebbe esserlo anche là, in Italia... se soltanto gli italiani fossero un po' meno... italiani.


1 commento:

  1. E' la solita italietta di cui non ci libereremo mai! E il solito caimano che continua a tirare le fila, lui e i suoi amici.

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