Salvador Allende |
11 settembre 1973:
In Cile, un golpe militare guidato dal generale Augusto Pinochet e
appoggiato in modo non ufficiale dagli Stati Uniti, sollevò il
governo eletto del Presidente Salvador Allende e instaurò una
dittatura di stampo fascista.
Una dittatura durata
17 anni (toh!!!) fino al 1990, quando finalmente, il Cile, lentamente
e faticosamente, intraprese il viaggio verso la democrazia.
17 anni di
persecuzioni, omicidi politici, desaparecidos, violazione di diritti
umani. Una dittatura, insomma, con tutto quello che comporta; non sta
certo a me fare una "lezione" di storia o di politica, non
ne ho i titoli.
Una dittatura, fra
l'altro, che ha attraversato indenne il passaggio verso la
democrazia; o meglio, indenni, questo passaggio l'hanno attraversato
i suoi protagonisti. Alla fine si è trattato di semplice passaggio
di consegne, niente più. Ma meglio di niente.
Oggi, nel 2012, il
governo di destra del Cile democratico non ha altro da fare che
impegnarsi in una deprimente operazione revisionista. Il ministro
dell'istruzione ha infatti annunciato che, nei prossimi corsi
scolastici per le elementari, sui sussidiari di storia scomparirà il
termine "dittatura".
Wojtyla con Pinochet |
Io non so cosa abbia
in testa certa gente. E non so cosa stiano pensando tutti coloro che
sono stati vilipesi, umiliati, incarcerati, torturati... non so cosa
pensino le migliaia di parenti di coloro che sono stati uccisi.
Uccisi per le loro
idee, perché contrari a una dittatura, pardòn, ministro, come
dobbiamo chiamarla, ora? Uccisi da un sanguinario e spietato
dittatore (che, fra l'altro, se non ricordo male, era in buoni
rapporti con santo Wojtyla) che non ha avuto pietà, come accade in
casi del genere, verso coloro che gli si contrappongono.
L'unica parola che
mi viene in mente è: vergogna! E spero che, come leggo su siti
cileni, coloro che si stanno muoveno per opporsi a questa decisione,
studenti in primis, riescano a far valere le proprie ragioni e a
mandare a casa questi squallidi personaggi che meritano solo un
deplorevole disprezzo.
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