mercoledì 4 aprile 2012

PRONIPOTI DEI FIORI

Mettete i fiori nei vostri cannoni.
Uno dei più famosi slogan pacifisti, nato in quegli anni '60 così pieni di vita, di colore, di voglia di cambiamento. Di speranze. Di sorriso. Di musica. Di voglia di libertà.
Così pieni di ingenuità, poi sfociata in falsità, in opportunismo. Meravigliose sensazioni divenute poi la sublimazione del detto: "se non puoi batterti unisciti a loro".
Nostalgie di un'epoca non vissuta ma soltanto sognata, immaginata, sperata. Sfiorata.
Mettete i fiori nei vostri cannoni.
Il rifiuto della guerra, della violenza, della crudeltà del mondo capitalista.
E oggi?
Quali fiori e quali cannoni dovrebbero essere riempiti?
Sì, certo... i cannoni ci sono ancora, ci sono le armi, ci sono le guerre...
Ma sono strumenti desueti, lo stanno capendo anche quei pagliacci tutti d'un pezzo a 5 stellette.
Oggi i cannoni andrebbero messi nelle borse valori. Negli inganni dell'economia virtuale. Nelle false promesse degli istituti bancari.
Mettete i fiori nei mutui.
Mettete i fiori nei conti correnti.
Mettete i fiori nei certificati del tesoro.
Mettete i fiori negli indici di borsa.
Mettete i fiori nei mercati.
Insomma... metteteli questi fiori... se son fiori saranno sempre più gradevoli della merda che ci propinano ogni giorno. Ma... ah già... ma voi in questa merda ci sguazzate a meraviglia. Dopotutto è quello che volete. Volete i mutui, i conti correnti, i certificati bancari, volete guadagnare in borsa, seguire i mercati. Volete questo.. volete il denaro, il potere... volete tutto ciò che criticate. Che invidiate solo perché non avete. Ma che vorreste avere.
Questo volete.
E per questo siete piccoli.
Come il petalo di un fiore.
Ma non altrettanto belli.
E nemmeno altrettanto profumati.

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