mercoledì 23 novembre 2011

WILD WEST SHOW

Ogni volta che guardo un film western, come ho fatto oggi, mi viene da pensare a come gli americani siano dei fenomeni nel saper confezionare e vendere qualsiasi cosa. D'altronde, se comandano il mondo ci sarà pure un motivo. Nella fattispecie, oggi pensavo che quella che chiamiamo "epopea western" si tratta in realtà di una cinquantina d'anni di storia che abbraccia una parte degli Stati Uniti. Ma che, grazie appunto soprattutto al cinema, è diventata una parte fondamentale del costume e della cultura negli ultimi due secoli.
Come valenza storica, certo, ne ha ben poco. Cosa ci sarebbe di affascinante nel descrivere la vita di poliziotti di provincia (gli sceriffi) alle prese con qualche ubriacone o ladro di galline? E i famosi cow boys? Vaccari... niente di più, niente di meno. E le sparatorie? In realtà non riuscivano a colpirsi stando di fronte a pochi passi, altro che bucare i dollari lanciati in aria o spezzare in due una carta da gioco.
Penso all'episodio della sfida all'ok Corral. In realtà fu soltanto uno squallido agguato da parte dei fratelli Earp e risolto in una veloce sparatoria di pochi secondi. Ma che epica ci ha regalato il cinema su questo e su tanti altri episodi del genere.
Certo... una città che si chiama Tombstone (Pietra tombale) poteva nascere solo da quelle parti. Chissà, forse i fondatori avevano già un'idea di spettacolo molto definita e pensavano che un giorno un nome del genere avrebbe suscitato un certo fascino su chi avrebbe dovuto raccontare le gesta dei suoi abitanti.
Insomma... comunque la si giri, c'è poco da dire sull'abilità degli americani. Se pensiamo a quanta storia vera è accaduta in Europa, in una decina di secoli, quante vicende, quanti episodi, quanta vera crudeltà... quanto di tutto, insomma. Pensiamo a quanto sia "western" il sud Italia e il periodo del brigantaggio durante le guerre per l'Indipendenza e dopo l'Unità d'Italia. A quanto ci sarebbe da raccontare su questi personaggi. Ma... d'altronde chiamarsi Giovanni non ha lo stesso appeal che chiamarsi John. Questo si sa.
E godiamoci questi western (che peraltro, personalmente adoro) allora. Senza pensare a quanto poco fossero interessanti queste vicende nella realtà, dopotutto se il cinema veniva e viene chiamato "la fabbrica dei sogni" un motivo ci sarà. E una colt che spara, una stella che luccica, un sigaro tenuto a mezza bocca, un cavallo che galoppa nella Death Valley, un assalto di Indiani alla diligenza... tutto quanto un genio mistificatore come William Cody, meglio conosciuto come Buffalo Bill, aveva capito ben prima del cinema e aveva chiamato Wild West Show.
Qualcuno direbbe: bei tempi!!!


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